Poseidonia

Drink Alcolico a piacere del Bartender

Curiosità sui cocktail La definizione di cocktail è decisamente generica e dice che può essere chiamata “cocktail” ogni tipo di bevanda che contenga due o più ingredienti, di cui almeno uno deve essere alcolico. Se si tratta di un distillato più un mixer (ingrediente analcolico per la miscelazione) la bevanda si chiama “highball”, come per esempio il gin tonic che è composto da gin e acqua tonica. Un cocktail composto da un distillato e un liquore è chiamato “duo” e se a questi due ingredienti viene aggiunto un mixer allora si ha un “trio”. Nessuno sa esattamente da che cosa derivi la parola “cocktail”; l’unica cosa certa è che comparve per la prima volta su un quotidiano britannico nel 1798. Molteplici sono le storie e le teorie riguardanti l’etimologia: una delle meno conosciute sostiene che la parola “cocktail” rappresenti la coda che si muove (“cocked tail” in inglese) di un cavallo vivace, riferendosi al fatto che i primi cocktail avevano il fine di sollevare il morale. Ci sono poi diverse fantasiose teorie etimologiche, per esempio quella che sostiene che derivi dal francese “coquetier”, cioè “portauovo”, o che si tratti di una deformazione della termine inglese “cock ale” utilizzato nel XVII secolo. Una delle teorie fra le più note sostiene che si riferisca alla coda del gallo (“cock’s tail” in inglese) poiché queste bevande sono solitamente belle e colorate come le piume della coda del gallo, ma c’è anche chi pensa che ci si riferisca al fatto che in Messico venissero utilizzate le piume di pollo per mescolare le bevande miscelate!

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